Se tra gli atomi di carbonio sono presenti doppi legami si parla di
acidi grassi insaturi, se la catena è costituita solo da legami singoli si parla invece di
acidi grassi saturi.
Gli
acidi grassi saturi sono caratteristici dei
grassi animali (burro e strutto) e la loro presenza fa sì che siano solidi a temperatura ambiente; nell’olio di oliva sono circa il 15% e sono in parte responsabili della torbidità dell’olio che si nota nei mesi invernali, quando la temperatura si abbassa.
Gli acidi grassi monoinsaturi, con un solo doppio legame nella catena, sono rappresentati soprattutto dall’acido oleico, che costituisce la maggioranza degli acidi grassi dell’olio di oliva.
I principali acidi grassi polinsaturi, con più di un legame doppio nella catena, presenti nell’olio, sono l’acido linoleico e l’acido linolenico, che appartengono alla nota famiglia degli acidi grassi Omega 6 e Omega 3. Gli acidi grassi polinsaturi svolgono un ruolo importante per molte funzioni dell’organismo: aumentano le difese immunitarie, evitano l’accumulo di grassi dannosi, proteggono il sistema cardiocircolatorio… Non possono essere prodotti dal nostro organismo, ma devono essere introdotti con gli alimenti. Per questo vengono anche definiti “essenziali”. Nell’olio di oliva sono circa l’8-10%.
Composizione % degli acidi grassi - Valori limite (Regolamento UE 1604/2019)
Acido linoleico:
- Olio Extra Vergine di Oliva: 2.50 – 21.00
- Olio di Oliva: 2.50 – 21.00
Acido linolenico:
- Olio Extra Vergine di Oliva: max 1.00%
- Olio di Oliva: max 1.00%