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Dagli accordi con gli olivicoltori più fidati alla selezione delle olive migliori, fino alla creazione dell’olio perfetto: alla scoperta dell'arte del blending.
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Per esempio, la pizza non è finger food e non lo sono nemmeno le patatine fritte o le arachidi servite al bar in una semplice ciotolina.
Per essere definito finger food, oltre che mangiabile con le mani in un solo boccone o poco più, un cibo dovrebbe essere curato nella composizionee “bello da vedere”.
La presentazione è importantissima: il finger food punta a soddisfare tutti i sensi a partire dalla vista, prima di arrivare al tatto e infine al gusto. Le ricette finger food sono generalmente molto fotogeniche, perfette per i nostri tempi in cui il cibo è sempre più social!
Vol-au-vent, crocchette dorate, chips di verdura al forno, mini-rustici sono ottime idee di “cibo da dita”, ma se pensi che finger food sia sinonimo di delizie fritte o comunque asciutte, preparati a cambiare idea! Anche un fresco tzatziki, una vellutata di zucca o una tartare di salmone, così come tutti i dolci al cucchiaio possono essere proposti in versione finger food! Il segreto? Micro contenitori a forma di cucchiaio, ma soprattutto bicchierini monoporzione trasparenti, che permettono di servire con stile assaggi di ogni gusto e consistenza, dalle mousse vegetariane al cous cous di pesce, dalla frutta a dadini alla cheesecake. È ammesso in questi casi, l’utilizzo di accessori monouso come stuzzicadenti, cucchiaini o forchettine.
Una tendenza nella tendenza è quella dei bicchierini “multistrato” o ricette “scomposte” in cui gli ingredienti non vengono mescolati, ma tenuti separati, creando accattivanti fasce di diverso colore: una base di crema o salsa, l’ingrediente principale al centro, un altro ingrediente sopra, come topping d’effetto.
Se è vero che quella del finger food è una tendenza degli ultimi anni, è anche vero che in Italia la tradizione di stuzzichini da mangiare con le mani esiste da sempre. Basti pensare ai saporiti cichéti che si gustano nei bàcari veneziani (indimenticabili i crostini con baccalà mantecato), ma anche alle bruschette, ai crostini al tartufo e agli arancini che si trovano solo nelle più tipiche osterie romane, toscane e siciliane. Parenti stretti di queste delizie sono le tapas spagnole e i pinchos baschi.